italia da su a giù

introduzione

Collega (intorno alla fine di gennaio 2020): – Non hai paura per l’epidemia in Cina?
Io: – Ma dai! Veramente credi alle notizie allarmistiche?

Soprassedendo sulla mia capacità di giudizio delle notizie e delle traiettorie degli eventi, questo viaggio attraverso l’Italia – nell’intervallo permissivo tra la prima e la seconda “ondata” di contagi – è uno degli innumerevoli risultati imprevisti che la pandemia da Covid-19 ha prodotto nella vita di molti, quasi ovunque.
Ripensando a quei mesi per strada, è difficile ignorare l’angoscia che ci accompagnava non solo nei rari incontri con altre persone – scanditi dal brutale protocollo sociale vigente -, ma anche nei luoghi più remoti e solitari dove arrivavamo a marcare i nostri pesanti pneumatici. E’ un po’ spaesante dover riconoscere che, nel dramma globale di quell’epoca, questo piccolo viaggio in terre familiari sia stato indubbiamente un regalo.

Dal Veneto alla Sicilia abbiamo percorso più di 3000 chilometri riscoprendo e riconoscendo l’impressionante varietà di paesaggi e persone che in qualche modo riesce a comporsi in un’idea di Italia. Le bellissime foto di Ema restituiscono ad un tempo la maestosità duratura dei luoghi che abbiamo raggiunto e la contingente ricerca di normalità – quanto meno di “non pandemia” e lock-down connesso. Ricerca nostra e della gente, mentre collettivamente si seguiva con il fiato sospeso l’andamento discendente dei contagi. “Torneranno davvero a salire”?

Tornarono poi ad aumentare, ma nel frattempo noi eravamo già arrivati a Palermo, completando la lunghezza – un po’ zigzagante, sicuramente incerta – del nostro viaggio in Italia da “su” a “giù”.

– Rob, 19 Mar 2025

la traccia

gli scatti